Ecomafia è un neologismo coniato da Legambiente che indica quei settori della criminalità organizzata che hanno scelto il traffico e lo smaltimento illecito dei rifiuti, l'abusivismo edilizio e le attività di escavazione come nuovo grande business in cui sta acquistando sempre maggiore peso anche i traffici clandestini di opere d’arte rubate e di animali esotici.
Dal 1994L’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalitàdi Legambiente svolge attività di ricerca, analisi e denuncia del fenomeno in collaborazione con tutte le forze dell'ordine (Arma dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e delle Regioni a statuto speciale, Capitanerie di porto, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Direzione investigativa antimafia), l'istituto di ricerche Cresme (per quanto riguarda il capitolo relativo all'abusivismo edilizio), magistrati impegnati nella lotta alla criminalità ambientale e gli avvocati dei Centri di azione giuridica di Legambiente.
Tra le pubblicazioni annuali il Rapporto Ecomafia e il dossier Mare Monstrum che raccontano le storie e i numeri degli assalti mafiosi all'ambiente. Rifiuti s.p.a. sono invece i dossier che denuciano il giro d'affari criminale legato allo smaltimento dei rifiuti.
I progetti su legalità ed ecomafie
Un food hub alla Mercafir, a impatto zero, in integrazione col Quartiere e con lavoro di qualità: è la proposta lanciata da Cgil, Filt e Legambiente Firenze dal convegno alle Murate. “La necessaria riqualificazione dell’area mercatale sia volano di transizione green”. Si pensa a una piattaforma fisica e digitale di aggregazione, logistica e commercializzazione del cibo locale, attraverso anche le mense scolastiche, orientata allo sviluppo di un sistema agroalimentare sostenibile, contro gli sprechi
Da oltre vent’anni, lotte più o meno convinte, hanno scavato solchi sempre più profondi nel...
AMBIENTALISMO, VOLONTARIATO, SOLIDARIETÀ
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